Museo dell’Abbazia di Sant’Eutizio in Valcastoriana-Preci
Comune Preci
Indirizzo Abbazia di S.Eutizio 06047
Telefono 0743.99659
Fax 0743 99659- 0743 231036
Email abbaziasanteutizio@gmail.it
Orario 1 aprile-30 settembre: 10.00-13.00/16.00-19.00 – festivi. 10.00-18.00 1 ottobre-31 marzo: 10.00-12.30/15.00-18.00 – festivi. 11.00-17.00
Il Museo ha la sede in alcune sale dell’abbazia di S. Eutizio, fondata da Santo Spes nell’anno 470. Gli oltre 1500 anni di vita del complesso hanno prodotto una suggestiva stratificazione di testimonianze artistiche. Nei locali del museo, in occasione dei consolidamenti conseguenti al terremoto del 1997, sono emerse le murature del complesso iniziale, databili all’ultimo quarto del VI secolo, in perfetto accordo con quanto riferisce San Gregorio Magno. La chiesa abbaziale è uno splendido esempio di arte romanica; al centro del coro vi è il monumento sepolcrale dei SS. Eutizio e Spes, del 1514.
Il complesso monumentale dell’Abbazia di Sant’Eutizio, si compone della chiesa e del monastero, edificati su un terrazzamento alla base di una rupe su cui svetta il campanile, opera dell’architetto G. B. Crescenzi (1600), fratello dell’abate Giacomo. La facciata della chiesa di S. Eutizio, nella tipologia del romanico spoletino, fu realizzata nel 1190. In basso si apre il portale, nella cui lunetta una scritta così recita: “L’umile abate Tedino fu il primo in quest’opera. Quelli che vivono qui preghino sempre Dio per lui. Dio benedica dal Cielo la sua anima. L’anno millecentonovantuno Maestro Pietro fece quest’opera ai tempi del priore Giovanni”. La parte mediana della chiesa, riconoscibile per il diverso paramento murario, è la più antica ed è caratterizzata dalle finestre di epoca ottoniana. Ad esso appartiene la porta murata la cui soglia è stata consumata dal passaggio dei fedeli che procedevano in ginocchio fino al corpo di S. Eutizio. Il portale del sec. XVII reca lo stemma del Card. Fausto Poli, Abate dal 1644 al 1653. L’abside poligonale sporge sul piazzale esterno ed è scandita da cinque archi ogivali; risale al sec. XIV. L’interno della chiesa, è a navata unica, coperta a capriate e terminante in un presbiterio rialzato. Vi si notano: l’acquasantiera su un’ara di età augustea; il fonte battesimale ricavato da un blocco di epoca romana; una grande tela (Crocifisso e Santi Spes ed Eutizio, con uno scorcio dell’abbazia, del 1602), opera di Cristoforo Roncalli detto il Pomarancio. Sull’altare maggiore c’è una croce dipinta da Nicola di Ulisse da Siena, della metà del sec. XV e due erme in legno dorato e argentato che rappresentano i santi Spes ed Eutizio (circa 1605); la tela raffigurante S. Antonio Abate è opera del fratello dell’Abate Crescenzi; il coro ligneo intagliato e intarsiato, del 1519, è di Antonio Seneca da Piedivalle; la statua lignea di S. Eutizio, del 1460, è opera di Ulisse da Siena. Il monumento sepolcrale di S. Eutizio fu fatto costruire nel 1514 dall’abate Polidoro Scaramellotti. Esso si compone di due parti: in basso un podio; sopra un tempietto a fornici intervallati da candelabre scolpite. All’interno è collocata l’urna con i corpi di S. Eutizio e di S. Spes. L’opera è attribuita a Rocco e Gerolamo da Vicenza. La Sagrestia, il cui maggiore ornamento è la splendida bifora gotica, conserva due rari mobili della fine del XV secolo. La cripta quadrangolare è divisa da due robuste colonne in calcare rossiccio (sec. XIV). Il monastero si compone di un lungo braccio parallelo alla chiesa, abbassato di un piano alla fine del XIX secolo (sede del Museo dell’Abbazia), e di due corpi trasversali che si saldano all’abside sul lato dell’ingresso e alla rupe del campanile sul lato opposto. Su questi corpi si aprono due androni che immettono nei rispettivi cortili. La fontana ha sul davanti un pluteo del V secolo scolpito a losanghe e pilastrini. Da qui, attraverso una pittoresca scalinata, si sale alle grotte eremitiche del V secolo. Questa abbazia, definita la “culla del movimento monastico occidentale”, fu, secondo la tradizione, il luogo ove S. Benedetto ricevette da S. Spes la formazione umana e cristiana.
Nella raccolta sono esposte opere d’arte e d’artigianato collegate con la vita dell’abbazia e delle popolazioni delle Valli circostanti, che hanno, attraverso i secoli, avuto in essa il loro punto di riferimento. Nel museo si possono vedere sculture lignee, dipinti su tavola e su tela, preziose argenterie, raffinati ricami e lavori in cuoio sbalzato, oltre agli strumenti dei chirurghi della celebre Scuola Preciana, che proprio in S. Eutizio ebbe la sua origine. Sono esposti anche reperti, appartenenti alla collezione di Mons. Ansano Fabbi, che vanno dalle punte e dai raschiatoi del neolitico, agli idoletti votivi dell’età del bronzo, ai vasi di epoca romana.
Accesso per diversamente abili, bookshop, sala conferenze.
Attività didattica e visite guidate su prenotazione.